L'essenza dell'angelo è la sua caratteristica personale, ciò che lo contraddistingue dagli altri 71.
L'essenza viene trasmessa all'uomo attraverso il dono. Perché l'angelo non dà solo il dono: dà anche se stesso.
Il dono è un'inclinazione, una tendenza, e può essere accettato o non preso nemmeno in considerazione.
Naturalmente è raro sviluppare tutte le tendenze proposte dai nostri tre Angeli di nascita. Saranno il carattere, l'ambiente e le vicissitudini della vita a scegliere con noi.
L'essenza viene trasmessa all'uomo attraverso il dono. Perché l'angelo non dà solo il dono: dà anche se stesso.
Il dono è un'inclinazione, una tendenza, e può essere accettato o non preso nemmeno in considerazione.
Naturalmente è raro sviluppare tutte le tendenze proposte dai nostri tre Angeli di nascita. Saranno il carattere, l'ambiente e le vicissitudini della vita a scegliere con noi.
SERAFINI
Vidi il Signore seduto su di un trono, ed il suo seguito riempiva l'Hekhal (Santuario). Sotto di lui stavano i serafini, ognuno con sei ali, e due di queste ricoprivano il loro viso e due i loro piedi, mentre con le ultime due volavano.
Libro di Isaia 6:1-3
Libro di Isaia 6:1-3
Etimologia:
Seraph- o Sarap- ha la sua forma plurale in Seraphim.
Ebraico: שְׂרָפִים śərāfîm, singolare: שָׂרָף śārāf;
Latino: seraphi[m], singular seraph[us];
Greco: σεραφείμ.
Il nome dei Serafini significa letteralmente "ardenti" o "coloro che bruciano" e la parola Seraphim era un sinonimo di serpente normalmente utilizzato nella Bibbia. Nei Numeri e nel Deuteronomio, in particolare, i serafini sono serpenti e l'associazione dei nomi è dovuta probabilmente al fatto che il veleno di questi animali "bruciasse". Anche il Profeta Isaia lo utilizzò la parola in associazione a dei termini per descrivere i serpenti (nahash, il termine più comunemente usato per indicare il serpente in 14:29, and efeh, vipera, in 30:6).
Coro Angelico dei Metraton
I Serafini sono il coro angelico governato da Metatron.
Si situano nella prima gerarchia angelica e dante li nomina "fuochi pii" nel Paradiso della Divina Commedia.
Nella visione del Profeta Isaia (6:2-6, 14:29, 30:6), che vede il trono del signore attorniato dai serafini, questi angeli gridavano in un ciclo senza fine: Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti: tutta la terra è piena della Sua gloria.
E' l'unica volta, questa, in cui il termine Seraphim compare nella Bibbia Ebraica.
Li troviamo anche nella Torah (Numeri: 21:6-8, Deuteronomio: 8:15), nel Libro di Enoch e nel Libro delle Rivelazioni.
Nel Libro di Enoch compaiono come drakones (δράκονες serpenti) e menzionati, insieme ai Cherubini, come creature celesti che rimanevano in piedi nei pressi immediati del Trono di Dio. Nel libro delle Rivelazioni viene detto che essi si trovano sempre alla presenza di Dio e cantino: Santo, Santo, Santo è il Signore Onnipotente, come fu, come è e come sempre sarà.
Sono spesso associati al fuoco dell'amore e al mistero delle stigmati.
Il loro ruolo è quello di essere statici conservatori dell'energia divina increata. Non conoscono la Volontà Creatrice, ma reggono tra le mani l'energia primordiale, il magma creativo. La renderano disponibile nel momento in cui dovrà incanalarsi per manifestarsi.
Si situano nella prima gerarchia angelica e dante li nomina "fuochi pii" nel Paradiso della Divina Commedia.
Nella visione del Profeta Isaia (6:2-6, 14:29, 30:6), che vede il trono del signore attorniato dai serafini, questi angeli gridavano in un ciclo senza fine: Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti: tutta la terra è piena della Sua gloria.
E' l'unica volta, questa, in cui il termine Seraphim compare nella Bibbia Ebraica.
Li troviamo anche nella Torah (Numeri: 21:6-8, Deuteronomio: 8:15), nel Libro di Enoch e nel Libro delle Rivelazioni.
Nel Libro di Enoch compaiono come drakones (δράκονες serpenti) e menzionati, insieme ai Cherubini, come creature celesti che rimanevano in piedi nei pressi immediati del Trono di Dio. Nel libro delle Rivelazioni viene detto che essi si trovano sempre alla presenza di Dio e cantino: Santo, Santo, Santo è il Signore Onnipotente, come fu, come è e come sempre sarà.
Sono spesso associati al fuoco dell'amore e al mistero delle stigmati.
Il loro ruolo è quello di essere statici conservatori dell'energia divina increata. Non conoscono la Volontà Creatrice, ma reggono tra le mani l'energia primordiale, il magma creativo. La renderano disponibile nel momento in cui dovrà incanalarsi per manifestarsi.
"The name seraphim clearly indicates their ceaseless and eternal revolution about Divine Principles, their heat and keenness, the exuberance of their intense, perpetual, tireless activity, and their elevative and energetic assimilation of those below, kindling them and firing them to their own heat, and wholly purifying them by a burning and all-consuming flame; and by the unhidden, unquenchable, changeless, radiant and enlightening power, dispelling and destroying the shadows of darkness"[6]
CITAZIONE"Il nome Seraphim indica chiaramente il loro incessante ed eterno ciclo dei Divini Pricipi. Il loro calore e la loro passione, l'esuberanza della loro intensa e perpetua attività instancabile, e la loro energetica assimiliazione di ciò che è di sotto li spinge verso l'alto e li porta a bruciare loro stessi del loro stesso calore, purificando loro stessi nella fiamma che non smette di bruciare e dal loro ardere purificano ancellano e combattono le tenebre".
Celestial Hierarchy - Pseudo Dionigi l'Aeropagita
CITAZIONE"Il nome Seraphim indica chiaramente il loro incessante ed eterno ciclo dei Divini Pricipi. Il loro calore e la loro passione, l'esuberanza della loro intensa e perpetua attività instancabile, e la loro energetica assimiliazione di ciò che è di sotto li spinge verso l'alto e li porta a bruciare loro stessi del loro stesso calore, purificando loro stessi nella fiamma che non smette di bruciare e dal loro ardere purificano ancellano e combattono le tenebre".
Celestial Hierarchy - Pseudo Dionigi l'Aeropagita